Incontro di Assisi: Patriarca Bartolomeo, “dobbiamo chiederci dove abbiamo sbagliato”

“Dobbiamo essere capaci di chiederci dove forse abbiamo sbagliato, o dove non siamo stati sufficientemente attenti, perché sono sorti i fondamentalismi che minacciano non solo il dialogo con gli altri, ma anche il dialogo all’interno di ognuno di noi, la nostra stessa coesistenza. Dobbiamo essere capaci di isolarli, di purificarli, alla luce delle nostre fedi, di trasformarli in ricchezza per tutti”. È quanto chiede il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, intervenendo questo pomeriggio ad Assisi alla cerimonia finale della Giornata di preghiera per la pace. “Se sapremo fare questo allora il dialogo diventerà reale, vitale, perché la collaborazione non sarà sopraffazione, ma possibilità di intervenire insieme nella storia, possibilità di scrivere insieme i suoi destini”. “Abbiamo il dovere di impegnarci – ha concluso il Patriarca – assieme nella salvaguardia di ogni essere umano dal suo concepimento alla sua fine naturale, rispettando ogni fase della sua vita. Abbiamo il dovere di impegnarci per salvaguardare la nostra Casa comune e tutto ciò che vi è in essa. Perché Dio, nella sua creazione non ha voluto una sola pianta, un solo animale, un solo uomo, un solo pianeta, una sola stella, ne ha voluti tanti, diversi, ognuno con la sua specificità e la sua peculiarità, tutti interconnessi in una comunione di intenti e di amore. È questa la ricchezza che noi dobbiamo annunciare, salvaguardare e vivere insieme”.

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