Migranti: Caritas Como scrive a Renzi, “si trovi una soluzione per non arrivare al collasso”

“L’emergenza che stiamo vivendo a Como deve essere affrontata, si deve individuare una soluzione definitiva per non arrivare al collasso”. Inizia così la lettera aperta che il direttore della Caritas diocesana di Como, Roberto Bernasconi, e il direttore del progetto San Francesco – Centro studi sociali contro le mafie di Cermenate -, Benedetto Madonia, hanno indirizzato al presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione dell’apertura del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “La città di Como – scrivono gli autori – ha fatto in modo che si potesse accogliere queste persone in modo umano e decoroso, per quanto è stato possibile”. Ma ora, continua la lettera, “sorge sempre con più urgenza la domanda: fino a quando?”. È dal mese di luglio che la stazione di Como è al centro di un flusso crescente di migranti diretti verso il nord Europa che sono rimasti bloccati al confine svizzero: attualmente si contano circa 300 persone presenti, ma si sono toccati picchi di oltre cinquecento. “La società civile – continua la lettera – ha iniziato a prendere maggior coscienza del fenomeno dei richiedenti asilo e ha percepito che esso è frutto anche di una normativa illogica e divisiva”. Da qui la richiesta al premier Renzi di un superamento del sistema “Dublino” che non deve apparire con un “totem intoccabile”, favorendo una gestione realmente europea del fenomeno.

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