“Un salto di qualità molto forte nel collegamento tra offesa all’ambiente e scelte morali. Il Papa lo aveva già detto nella sua enciclica ambientale. Qui rafforza il concetto. Chi non rispetta l’ambiente compie una grave violazione della morale personale e dell’etica pubblica”. Lo afferma Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ed ex ministro dell’Ambiente, commentando le parole del Pontefice contenute nel Messaggio per la seconda Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, in una intervista apparsa oggi sull’ Avvenire. “Ci si aspettava – dice Ronchi – che dopo la Laudato si’ ci fosse questa continuità sui temi ambientali e che l’impegno del Papa assumesse un carattere più globale, quindi più ecumenico. Ma Francesco ha avuto il merito di collegare questi problemi all’anno del Giubileo. Non era poi scontato che il Papa trasformasse il rispetto del creato in un’opera di misericordia”. Ronchi ricorda che la posizione del Pontefice ha avuto “un’incidenza rilevante” sugli Accordi di Parigi sul clima e sottolinea che “Francesco non parla solo al mondo cristiano, ma a tutti gli uomini di buona volontà”.