“È molto più bello stare insieme che essere litigiosi e contrapposte”. Con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, presidente della Cei e inviato speciale del Papa al Congresso eucaristico nazionale, ha concluso ieri sera il suo intervento sul palco del Teatro Carlo Felice, subito prima dell’inizio del concerto offerto dall’orchestra e dal coro del teatro di Genova per i partecipanti al Cen. “Siamo nel teatro della città, e vogliamo che lo sia sempre di più”, ha detto il cardinale, “non solo per la bellezza del luogo ma per l’alta professionalità di chi ci lavora”. Due, per Bagnasco, i significati del concerto: “Il primo – ha spiegato – è di ordine spirituale: la musica è una via a Dio, lo è sempre stata e continuerà ad esserlo. La buona musica dà le ali all’anima e la porta verso alto”. Il  concerto, come il Congresso eucaristico, secondo il presidente della Cei è in secondo luogo “un messaggio per tutti, per la società intera, che dice che è bello stare insieme: è molto più bello camminare insieme che essere litigiosi e contrapposti”. Per il sindaco di Genova, Marco Doria, “in un momento storico come questo, il tema della speranza è importante per la nostra comunità, perché implica una riflessione non solo sui  nostri problemi materiali”. Con il Congresso eucaristico, inoltre, per il primo cittadino della città ospitante “la Chiesa manifesta una sintonia non solo sull’impegno pastorale, ma anche nell’impegno nella società per il rispetto pieno della dignità della persona, da vivere pensando a tutti gli esseri umani e in modo particolare alle persone più deboli: ai migranti che salgono su un barcone in cerca di una vita migliore, ai malati, a quelli che sperano di avere un lavoro”.