Prete lascia parrocchia: “La vita del popolo” (Treviso), rispetto per le persone, notizie vere e senza clamori

“Ha destato comprensibile scalpore, oltre che rammarico, il fatto che un sacerdote della diocesi, don Alberto Bernardi, abbia lasciato all’improvviso la sua parrocchia: il Sacro Cuore in Treviso. La vicenda è avvenuta senza ‘clamori’, sia da parte dell’interessato, che ha scritto al vescovo una lettera che egli non voleva certo destinata al pubblico, sia da parte dei responsabili della diocesi, che hanno dato sobria comunicazione del fatto ai sacerdoti della città e del vicariato di Treviso, al Consiglio pastorale della parrocchia, agli stessi fedeli che hanno partecipato alle celebrazioni della messa domenicale, invitando al rispetto e alla preghiera”. Lo si legge nell’editoriale de “La vita del popolo”, settimanale diocesano di Treviso, nell’edizione di domenica 18 settembre; l’articolo, a firma del direttore Lucio Bonomo, è intitolato “Il silenzio e la preghiera”. La notizia ha però avuto eco sui media locali, compilata mediante una serie di frasi ipotetiche e verbi al condizionale. Una notizia, chiarisce il settimanale, “prodotta solo dalla fervida fantasia di qualcuno”, che ha costruito una serie di illazioni riguardanti l’intera diocesi.
“La diocesi, invece, si ostina a scegliere la sobrietà – scrive il giornale –, la discrezione e il riserbo. Per la semplice ragione che si tratta di una persona (che è anche prete) e della sua storia, delle sue scelte, di passaggi delicati e sofferti della sua vita”. “Ci pare che il rispetto, la rinuncia al facile chiacchiericcio e anche il silenzio, siano – osserva Bonomo – gli atteggiamenti che aiutano tutti a vivere meglio questi momenti di fatica e di sofferenza”. “Senza dimenticare la preghiera, che dentro la comunità cristiana dovrebbe essere di casa”.

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