Parlamento Ue: poste, consegna 5 giorni su 7. Risoluzione europea richiama il piano italiano: no ai “giorni alterni”

(Strasburgo) Il Parlamento europeo “sottolinea l’importanza di fornire un servizio universale di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e di raccolta a settimana per tutti i cittadini”: è un passaggio fondamentale della risoluzione approvata ieri, in chiusura di sessione plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, sulla “applicazione della direttiva sui servizi postali” risalente al 1997. In sostanza gli eurodeputati, a vent’anni dalla direttiva che riguarda le poste nei Paesi Ue, sono intervenuti con alcune raccomandazioni (non vincolanti) in ragione del fatto che tali servizi sono mutati: basti pensare al fatto che le comunicazioni elettroniche (email) hanno ampiamente sostituito le lettere tradizionali. Nel testo – approvato a grande maggioranza dall’emiciclo – si legge che “il servizio universale deve evolvere in funzione del contesto tecnico, economico e sociale e delle esigenze degli utenti”; al contempo “la direttiva sui servizi postali garantisce agli Stati membri la flessibilità necessaria per far fronte alle specificità locali e garantire la sostenibilità a lungo termine del servizio universale”.
Resta il fatto che si tratta di indicazioni ben diverse dai piani delle Poste italiane, che invece prevedono la consegna di lettere e giornali a giorni alterni. Inoltre la risoluzione dell’Assemblea Ue raccomanda la copertura dell’intero territorio nazionale, comprese le “zone remote”, fra cui isole e zone di montagna. Inoltre si sottolinea che “i prezzi nell’ambito dell’obbligo di servizio universale siano accessibili e garantiscano a tutti gli utenti l’accesso ai servizi forniti”.

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