Papa Francesco: ai nuovi vescovi, “non lasciare nulla di intentato pur di raggiungere i fedeli”

“Siate vescovi capaci di iniziare coloro che vi sono stati affidati”. È la seconda raccomandazione per “rendere pastorale la misericordia”, affidata da Papa Francesco ai nuovi vescovi che prendono parte all’annuale corso di formazione, promosso dalla Congregazione per i vescovi e dalla Congregazione per le Chiese orientali. Ricevendoli questa mattina in udienza, il Papa ha ricordato che “una volta afferrati dalla misericordia, essa esige un percorso introduttivo, un cammino, una strada, una iniziazione”. La misericordia, ha spiegato, “è la sola realtà che consente all’uomo di non perdersi definitivamente, anche quando sventuratamente egli cerca di sfuggire al suo fascino. In essa l’uomo può sempre essere certo di non scivolare in quel baratro in cui si ritrova privo di origine e destino, di senso e orizzonte”. Da qui l’invito a “non avere altra prospettiva da cui guardare i vostri fedeli che quella della loro unicità, di non lasciare nulla di intentato pur di raggiungerli, di non risparmiare alcuno sforzo per recuperarli”. E ancora: “Siate vescovi capaci di iniziare le vostre Chiese a questo abisso di amore. Oggi si chiede troppo frutto da alberi che non sono stati abbastanza coltivati. Si è perso il senso dell’iniziazione, e tuttavia nelle cose veramente essenziali della vita si accede soltanto mediante l’iniziazione. Pensate all’emergenza educativa, alla trasmissione sia dei contenuti sia dei valori, all’analfabetismo affettivo, ai percorsi vocazionali, al discernimento nelle famiglie, alla ricerca della pace: tutto ciò richiede iniziazione e percorsi guidati, con perseveranza, pazienza e costanza, che sono i segni che distinguono il buon pastore dal mercenario”.

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