Papa Francesco: ai nuovi vescovi, “abbandonare la pretesa dell’autosufficienza”

foto SIR/Marco Calvarese

“Dio vi scampi dal rendere vano” il “brivido di essere stati amati in anticipo”, “dall’addomesticarlo e svuotarlo della sua potenza ‘destabilizzante’. Lasciatevi ‘destabilizzare’: questo è buono, per un vescovo”. Così Papa Francesco ricevendo oggi in udienza i partecipanti all’annuale corso di formazione per nuovi vescovi promosso congiuntamente dalla Congregazione per i vescovi e dalla Congregazione per le Chiese orientali. “La vita di tanti – ha detto Francesco – è ancora priva del varco che dà accesso all’alto, e voi siete stati visti da lontano per guidare verso tale meta. Non accontentatevi di meno!”. E ancora: “È importante essere consapevoli che nelle vostre Chiese non c’è bisogno di cercare ‘da un mare all’altro’ perché la Parola di cui la gente ha fame e sete può trovarla sulle vostre labbra”. Il Papa ha quindi invitato i vescovi ad “abbandonare la pretesa dell’autosufficienza per affidarvi come bambini a Colui che ai piccoli rivela il suo Regno”. Anche perché, ha aggiunto, “è bello lasciarsi trafiggere dalla conoscenza amorevole di Dio. È consolante sapere che Egli davvero sa chi siamo e non si spaventa della nostra pochezza. È rasserenante conservare nel cuore la memoria della sua voce che ha chiamato proprio noi, nonostante le nostre insufficienze”. Purtroppo, ha osservato Francesco, “tanti oggi si mascherano e si nascondono. Amano costruire personaggi e inventare profili. Si rendono schiavi delle misere risorse che racimolano e a cui si aggrappano come se bastassero per comprarsi l’amore che non ha prezzo. Non sopportano il brivido di sapersi conosciuti da Qualcuno che è più grande e non disprezza il nostro poco. Non sia così per voi: lasciate che tale brivido vi percorra, non rimuovetelo né silenziatelo”.

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