Cattolici-Ortodossi: mons. Forte (Chieti), “non un’uniformità che appiattisce ma sinodalità”

“Non un’uniformità che appiattisce ma sinodalità, cioè unità che valorizza le differenze nella comunione”. Lo ha affermato monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, oggi all’apertura dei lavori della quattordicesima plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse. “Siamo ora in una tappa molto importante soprattutto – ha chiarito – perché essa si colloca dopo due incontri significativi, quello di Papa Francesco con Bartolomeo e Kyrill. Noi stiamo discutendo in questi giorni la maniera in cui concepire l’unione futura delle nostre chiese per una via non di uniformità che appiattisce ma di sinodalità, cioè di unità che valorizza le differenze nella comunione che riconosca il ruolo unico del vescovo di Roma al servizio di tutte le chiese”. Roma, ha aggiunto, “era la prima delle chiese della cosiddetta Pentachia, cioè delle chiese patriarcali del mondo antico (Roma, Gerusalemme, Alessandria, Antiochia, Costantinopoli), secondo un ordine riconosciuto anche dall’oriente ortodosso”. E “questo apre la strada non solo al riconoscimento reciproco della ricchezza spirituale delle due Chiese sorelle, ma anche del servizio che il vescovo di Roma potrà esercitare per tutta la futura chiesa unita e in generale la comunione di tutti i cristiani”.

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