Sviluppo rurale: Nwanze (Ifad), “governi adottino le giuste strategie”

Un invito ai governi a mettere in atto “le giuste strategie” per promuovere “processi inclusivi di trasformazione rurale”, per “far uscire le persone dalla povertà e dare lavoro ai giovani”. Lo ha lanciato oggi a Roma Kanayo F.Nwanze, presidente dell’Ifad, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, in occasione della presentazione del Rapporto 2016 sullo sviluppo rurale. La settimana scorsa Nwanze ha ricevuto a Nairobi il primo premio per l’alimentazione in Africa. Rispetto all’ultimo rapporto, nel 2011, “sono stati realizzati progressi nella lotta alla povertà nel mondo – ha osservato Nwanze – ma 800 milioni di persone continuano a soffrire la fame. Mantenere le promesse dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile deve essere quindi un impegno universale”. Tutti i 60 Paesi in via di sviluppo presi in esame del rapporto, ha spiegato, “hanno visto trasformazioni economiche, con la povertà rurale in diminuzione via via che aumenta la trasformazione rurale. Ci sono stati i maggiori cambiamenti in Asia, Africa Centrale e occidentale, nell’area del Pacifico. Eppure le disuguaglianze rurali permangono”. “La differenza – ha sottolineato – la fanno i governi con le scelte adottate”. L’Ifad, ha ricordato, “sostiene una trasformazione rurale inclusiva nell’ambito dello sviluppo sostenibile, ma dipende dalle scelte dei governi. Bisogna avere una giusta strategia in ogni Paese”, ha concluso, e “agire sulla base dei dati migliori disponibili, con valutazioni di impatto e progetti efficaci ed efficienti”.

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