Migranti: Caritas, visita studio alle frontiere tra Italia, Austria e Slovenia sulle “rotte terrestri”

Dal 20 al 23 settembre si terrà alle frontiere tra Italia, Austria e Slovenia l’annuale incontro del Migramed promosso dall’ufficio immigrazione di Caritas italiana, intitolato “Storie di frontiera”, per sottolineare “l’importanza che stanno sempre più assumendo i flussi migratori via terra”. Quest’anno viene proposta una visita studio itinerante tra Gorizia,  Klagenfurt, Tarvisio, Lubiana e Grado, “una formula innovativa per rispondere maggiormente ai bisogni formativi e alla necessità di rafforzare i legami internazionali tra le varie Caritas diocesane”, precisano i promotori. Italia, Austria e Slovenia si trovano infatti lungo la rotta balcanica, che lo scorso anno ha visto quasi un milione di profughi spostarsi dalla Grecia verso il nord Europa. “In un momento nel quale la Gran Bretagna finanzia la costruzione di un muro a Calais – afferma l’ufficio immigrazione di Caritas italiana -, l’Austria annuncia la chiusura dei confini, il premier sloveno annuncia che il suo Paese è pronto ad adottare nuove misure di sicurezza, è urgente avviare una riflessione sul ruolo e il futuro dell’Europa di fronte alle sfide dell’immigrazione”.  “Obiettivo di questa iniziativa – precisano – è di spostare l’attenzione dai fenomeni migratori collegati principalmente alle rotte marine a quelli più recenti, ma non meno importanti, che hanno interessato invece le rotte terrestri”. Interverranno i rappresentanti delle varie Caritas coinvolte, che racconteranno l’impegno alle frontiere anglo-francese, greco-turca e macedone, italo-francese, italo-austriaca e slovena, italo-svizzera, italo-austriaca e marittima.

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