“Essere famiglia, oggi, anche nella nostra difficile terra di Sicilia, è e resta un motivo per fare festa, per ritrovarsi ai piedi della Croce, sotto lo sguardo materno di Maria, ed implorare la forza per restare quello che siamo stati chiamati ad essere. Un appuntamento che riunisce le famiglie delle diciotto diocesi di Sicilia, è occasione non solo per incontrarsi e confrontarsi, ma anche per ricordare che la gioia dell’amore di cui parla il Papa e, attraverso lui, la Chiesa non è solo un auspicio o un incoraggiamento, ma un dovere da vivere in casa, in parrocchia, nella società, nel mondo intero”. Così monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e delegato per la famiglia per la Conferenza episcopale siciliana, ieri, celebrando in diocesi la Festa regionale delle famiglie. Poco più di settemila le persone che hanno partecipato alla Messa presieduta dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario del Sinodo dei vescovi, e concelebrata da tutto l’episcopato siciliano. In cinquemila avevano partecipato alla catechesi guidata dai presuli dell’Isola sui 5 verbi proposti nel corso del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, ai quali è stata aggiunta un’attenzione particolare al Creato. “Abbiamo riflettuto sul nostro essere crocevia di un nuovo umanesimo – spiega mons. Peri – perché senza famiglia non c’è trasmissione dei valori: come sul piano biologico e fisico la famiglia trasmette la vita, così trasferisce anche quelle doti sulle quali si costruisce la famiglia e, tramite essa, la società stessa e principalmente la Chiesa”.