Cortile dei Gentili: Amato, “il pianeta non sarà vivibile, se troppi saranno rimasti indietro”

“Il pianeta non sarà vivibile, se troppi saranno rimasti indietro: qualcosa accadrà che lo renderà invivibile”. È la previsione di Giuliano Amato, già presidente del Consiglio dei ministri e presidente della Fondazione “Cortile dei Gentili”, sugli scenari futuri. L’occasione è la presentazione del convegno “Verso un’economia più umana e giusta. Un nuovo paradigma economico inclusivo in un contesto di disuguaglianze crescenti”, in programma il 21 settembre a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.  “Lo sviluppo sostenibile – ha fatto notare Amato – è stato per troppo tempo percepito come una specie di sinonimo di sviluppo ambientalmente positivo, che non danneggi l’ambiente. Idea, questa, che è senz’altro giusta e vera, ma lo sviluppo sostenibile non è soltanto lo sviluppo che non danneggia l’ambiente: è anche uno sviluppo che tener conto dello sviluppo della persona, facendo in modo che quest’ultima non resti indietro”. In campo economico, ha fatto notare il relatore, “è sempre accaduto che qualcuno resti indietro, ma il dato più importante, più inquietante che le nostre economie hanno vissuto e in parte ancora vivono è stato la crescita spaventosa delle disuguaglianze: non nel senso che qualcuno guadagna in più di altri, ma nel senso che tanti hanno aumentato il proprio patrimonio ed altri sono andati indietro, mentre quelli che erano indietro sono rimasti ancora più indietro”. “Tutto questo non è più sostenibile”, ha ammonito Amato: “è altrettanto insostenibile dell’aumento della temperatura media del pianeta”.

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