Ci sono “tre tentazioni che dobbiamo continuamente combattere all’interno delle nostre comunità. Vi sono parrocchie che vivono isolate; altre, poi, sono ricurve su sé stesse; vi sono ancora comunità che cercano sempre d’innalzarsi sopra le altre, si sentono le migliori. Sono tre brutte tentazioni che offuscano il volto bello della Chiesa che è comunione”. Lo afferma il vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi, nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero del mensile “Vita Diocesana Pinerolese”. Per mons. Debernardi “iniziare il nuovo anno pastorale significa rafforzare la volontà di fare un percorso insieme, incoraggiandoci vicendevolmente per non cedere alle tentazioni cui ho accennato”. “Che cosa faremo nel nuovo anno pastorale?”, chiede il vescovo: “La risposta è molto semplice. C’è l’ha suggerita papa Francesco nel suo discorso al Convegno di Firenze. Egli ha invitato tutte le diocesi italiane a leggere e a meditare l’esortazione apostolica ‘Evangelii gaudium’ e a trarre da essa alcuni spunti da realizzare nei prossimi anni”. “È un invito che non dobbiamo lasciare cadere nel vuoto”, osserva Debernardi che anticipa il contenuto della lettera pastorale che sarà pubblicata la prima domenica di Avvento. Il vescovo indicherà “tre ambiti che devono diventare verifica e impegno della vita comunitaria delle nostre parrocchie: ‘La costanza nel portare avanti i progetti di catechesi’ (catechesi 0-6 anni e iniziazione cristiana in forma catecumenale); ‘Un nuovo entusiasmo nel cammino ecumenico’ (nel 2017 ricordiamo il 500° centenario della Riforma protestane); ‘L’attenzione sincera alle persone deboli, fragili e malate; a tutte quelle che la società scarta e getta via’”. Dal santuario di Lourdes, dov’è con numerosi pellegrini dell’Unitalsi, mons. Debernardi affida “alla Vergine Maria il nuovo anno pastorale” e invita la comunità diocesana “all’appuntamento di domenica 18 settembre in piazza san Donato”.