Carlo Maria Martini: documentario Rai nel quarto anniversario della morte. Il ricordo di Mieli e padre Casalone

“Carlo Maria Martini è stato importante come un Papa, più di un Papa. Ci sono stati momenti della storia della Chiesa italiana, come dopo la morte di Giovanni Paolo II, in cui sembrò che potesse diventare pontefice, ma poi si trovarono soluzioni diverse e papa non lo divenne mai. Ma per una parte di italiani, per una parte di cattolici, di ferventi cattolici, quel gesuita, cardinale di Milano in uno dei momenti più difficili della storia del Paese, fu il punto di riferimento, non solo della città, ma in qualche modo dell’Italia intera”. Con queste parole Paolo Mieli introduce il documentario “Carlo Maria Martini profeta del Novecento”, realizzato per il quarto anniversario della morte da Antonia Pillosio e Giuseppe Sangiorgi, per la serie “Italiani”, in onda martedì 6 settembre alle 21.30 su Rai Storia. Il documentario parte dai primi passi del cardinale Martini come arcivescovo di Milano, fino ad arrivare a Gerusalemme dove si ritirò verso la fine del suo ministero pastorale per dedicarsi interamente allo studio della Bibbia. L’opera è arricchita da interviste alle persone che l’hanno conosciuto nella diocesi di Milano, come monsignor Giovanni Giudici, vicario generale dal 1991 al 2002 e monsignor Roberto Busti, suo portavoce dal 1981 al 1991.
“Il motto del cardinale Martini era Pro veritate adversa diligere – afferma padre Carlo Casalone, presidente della Fondazione Carlo Maria Martini, che ha collaborato alla realizzazione della puntata – cioè affermare la verità anche quando non torna a proprio vantaggio. Ma il motto indica anche come l’ascolto delle ragioni di chi appare avversario sia determinante nella ricerca della verità, di cui il dialogo è quindi parte costitutiva”.

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