Terremoto: il messaggio di solidarietà dei vescovi greci alla Chiesa italiana

“A nome dei Fratelli nell’Episcopato della nostra Conferenza, vengo ad esprimervi la vicinanza e la solidarietá, nostra e dei nostri fedeli, per la tragica situazione che ha creato il terremoto nell’Italia Centrale”, così Francesco Papamanolis, vescovo emerito di Syros, Santorini e Creta
e presidente della Conferenza episcopale di Grecia, in una lettera indirizzata al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, a monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti e mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. “Vicinanza e solidarietá che ci spinge ad elevare la nostra preghiera al Datore di ogni bene, chiedendogli che conceda il riposo eterno alle vittime di questo fenomeno sismico, e dia forza a tutti quelli che si trovano nel dolore perché hanno perduto i propri cari, la propria casa e vivono in questi giorni in situazioni tragiche. Preghiamo e chiediamo al Signore che le sostenga”. Il vescovo Papamanolis, insieme alla Chiesa greca, chiede “al Signore che ispiri i responsabili della societá civile affinché provvedano in modo che, prima possibile, sia fatto quel che si deve, così che queste popolazioni possano ritornare alla normalitá della vita quotidiana”. “Noi – si legge -, con spirito della nostra fede cristiana, sebbene i nostri occhi vedano morte e rovina, ripetiamo:’sia fatta la tua volontá, Signore’. E cerchiamo di vedere tutto ciò che di positivo puo nascere anche da questa situazione tragica”. “Il primo frutto, più importante – prosegue il testo -, é la testimonianza di solidarietá verso i fratelli e sorelle soffrenti, che sta dando la Chiesa italiana, dalle prime ore del mercoledí, 24 Agosto, per le iniziative annunciate dai suoi Pastori. É commovente vedere tra le macerie una suora che offre sollievo ad una donna ferita, un sacerdote che dá una mano per liberare un giovane semi-sepolto tra le rovine di una casa. E’ consolante sentire, tra le tante notizie, iniziative di aiuto dai vari movimenti e altre orgnizzazioni ecclesiali e non. Commovente pure, vedere in televisione piazza San Pietro, gremita da fedeli, che insieme al Santo Padre, mercoledí, recitavano il Santo Rosario per i colpiti dal terremoto. Questa preghiera di migliaia di persone, era una forte testimonianza del valore della preghiera ma dava anche la testimonianza di solidarietá per i terremotati che solamente la fede cristiana puo’ dare”. Infine, concludono i vescovi greci, “il terremoto ha procurato morte e rovina e ne sentiamo pena per la sofferenza di molti nostri fratelli, ma sempre con fede diciamo: Sia fatta la tua volontá, Signore. Ringraziamo la Chiesa Italiana per la testimonianza che sta dando a tutte le Chiese locali nel rendere meno dolorosa la situazione delle persone colpite”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy