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“Un uomo dalla cultura cinematografica sterminata e profonda, un osservatore sensibile dei cambiamenti della contemporaneità mediale, un protagonista dell’associazionismo cattolico con il Med e il Copercom”. Il presidente dell’Aiart Massimiliano Padula ricorda così Carlo Tagliabue, morto improvvisamente ieri all’età di 68 anni. “Carlo – aggiunge – sapeva coniugare la sua passione per il grande schermo con una straordinaria incisività educativa”. “Tagliabue – conclude Padula – era uno storico e teorico del cinema di altri tempi, capace, nelle sue lezioni, di trasmettere quella vena romantica che solo la settima arte è in grado di donarci”.