Carlo Tagliabue: don Lever (Ups), “un professionista, un cattolico e una garanzia per la Facoltà”

“Il nostro primo incontro fu a un convegno in Tailandia. Allora aveva una barba da santone indù che arrivava a mezzo petto. Stabilimmo una cordiale relazione e nel 1991 lo invitammo per tenere un corso di cinema. Appartiene a quel gruppo di laici di altissima qualità – insieme ad Adriano Zanacchi, Piero Pratesi, Mario Arosio – che ha co-fondato la nostra Facoltà. Diedero un contributo decisivo, perché dare vita a una Facoltà di comunicazione pensando di farla gestire soltanto a preti o religiosi ci sembrava impossibile”. Don Franco Lever, docente emerito e già decano della Facoltà di scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, torna con la memoria ai primi anni di attività dell’allora Istituto di Scienze della Comunicazione Sociale (Iscos) all’indomani della scomparsa di Carlo Tagliabue. “È stato un professionista e un cattolico, una garanzia per la Facoltà. Recentemente mi raccontava del Cammino di Santiago, completato in più riprese, e dell’esperienza eccezionale che aveva vissuto compiendolo. Era affezionatissimo alla Facoltà. È uno shock che nel giro di poche settimane perdiamo due figure di grandissimo spessore come Carlo Tagliabue e Adriano Zanacchi”, conclude don Lever.

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