Carlo Tagliabue: Cappello (Med), “un sapiente con grande senso dell’ironia”

“Un sapiente con un grande senso dell’ironia”. Così Gianna Cappello, docente di sociologia della comunicazione all’Università di Palermo e presidente dell’Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione (Med), ricorda Carlo Tagliabue, regista televisivo, docente universitario, critico cinematografico e autore di numerosi saggi, morto improvvisamente ieri all’età di 68 anni. “Lo conoscevo da 20 anni – racconta Cappello -; abbiamo creato insieme il Med”. La docente spiega di averlo incontrato l’ultima volta un mese fa a Lucca durante la 25ª Summer School del Med, appuntamento annuale cui Tagliabue non è mai mancato. “Un grande uomo di cultura – prosegue -, profondo conoscitore del mondo dei media, in particolare del cinema. Di lui ricordo anche la grande sensibilità e sollecitudine per i giovani, e la piena disponibilità”. Una sua caratteristica, aggiunge la presidente del Med, era inoltre l’ironia: “La cultura che sa di non doversi prendere troppo sul serio e sa riconoscere le priorità della vita. Mi sorprendeva il modo in cui ai nostri convegni e riunioni stava in silenzio e poi se ne usciva con il suo inimitabile accento romano citando le Sacre Scritture, che conosceva in modo stupefacente, affiancandole a Trilussa o a Belli: vere perle di saggezza”. E ancora: “Sapeva riportarci con i piedi per terra, mettendoci in guardia dal rischio di elucubrazioni da accademia”. “Un vero exemplum – conclude -, insieme a don Roberto Giannatelli. La lezione che di loro rimane, in particolare per i giovani, è che cultura, scienza e conoscenza vanno coltivate ma sempre con occhio ironico e attento ai rapporti tra persone e alla concretezza della vita”.

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