Simposi rosminiani: Stresa, nel 50° del Centro internazionale di studi focus sul pluralismo religioso

“I semi del Verbo nel pluralismo religioso, teologico e filosofico. Nel 50° anniversario del Centro internazionale di studi rosminiani” è il tema generale del XVII corso dei Simposi rosminiani, che si terrà a Stresa, Colle Rosmini, dal pomeriggio del 23 al mattino del 26 agosto. Tra i relatori Fabio Zavattaro (cui sarà affidata la relazione d’apertura), Giuseppe Lorizio, Makoto Wada, Massimo Introvigne, Giuseppina De Simone, Paolo Selvadagi, Samuele Francesco Tadini, Paolo Merlo. Aprirà e chiuderà i lavori padre Umberto Muratore, direttore del Centro internazionale di studi rosminiani. Il tema di quest’anno, spiega p. Muratore, “ricalca quello del primo corso del 1967. Anche allora si parlava di pluralismo filosofico e teologico”. In quegli anni “il nostro Paese andava aprendosi al multiculturalismo: si cominciava a sperimentare l’incontro-scontro delle culture e delle religioni, le novità di un mondo dalla visione più allargata portavano i giovani ai fenomeni del ’68, il Concilio Vaticano II cercava di convogliare i nuovi fermenti in una visione religiosa che incoraggiava la ricerca di ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide”. Oggi, prosegue, “abbiamo visto cadere le ideologie”, le sicurezze di quegli anni “si sono trasformate in ‘pensiero debole'” in una “navigazione esistenziale a vista, tra la nebbia dei valori e delle conoscenze. Ma l’ esigenza di una unità di fondo, se vogliamo vivere dignitosamente l’esistenza, rimane sempre la stessa”. “Al relativismo ed al nichilismo”, conclude p. Muratore, i simposi rosminiani intendono rispondere “col pluralismo, che accetta le distinzioni e le fragilità ma le fa sorgere da un fondo comune e le convoglia verso un fine ultimo, col metodo della caritas di matrice cristiana”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy