Siria: Boulierac (Unicef), “8,4 milioni di bambini hanno bisogno di aiuti umanitari. Acqua a rischio”

“Nessun bambino in Siria è al sicuro, fino a quando si trascinerà il conflitto”, afferma Christophe Boulierac, portavoce Unicef Ginevra. “Più di 3,7 milioni di bambini siriani sotto i 5 anni non conoscono altro che fughe, violenze e insicurezza – prosegue -. Circa 306mila sono nati come rifugiati nei Paesi vicini. L’Unicef stima che 8,4 milioni di bambini siriani hanno bisogno di aiuti umanitari in Siria e nei Paesi vicini”. Ad Aleppo nelle ultime due settimane è peggiorato l’accesso all’acqua potabile, soprattutto nella parte orientale della città, dove i rubinetti sono a secco e le famiglie non hanno accesso all’acqua potabile attraverso la rete pubblica. “Almeno 100mila bambini che vivono nella parte orientale della città – la denuncia di Boulierac – devono affrontare i pericoli di focolai di malattie trasmesse dall’acqua” e “considerata l’intensificazione dei combattimenti, i rischi continuano a crescere ogni giorno”. “I pesanti scontri e l’escalation di violenze dal 4 agosto, hanno impedito ai tecnici di riparare i sistemi idrici ed elettrici gravemente danneggiati in città”. L’Unicef ha fornito 300mila litri di carburante per il funzionamento dei generatori per le stazioni di pompaggio dell’acqua e dei pozzi a terra nelle parte occidentale della città, fornisce acqua a 1,2 milioni di persone e compresse per purificarla, ma non basta. Da Boulierac l’appello a tutte le parti in conflitto, affinché consentano immediatamente “accesso sicuro e protetto ai tecnici per poter effettuate le riparazioni urgenti delle reti elettriche in modo che l’acqua venga ripristinata in tutta la città”.

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