“Mai come ora, mentre ricordiamo il Bicentenario dell’indipendenza, dobbiamo diventare da semplici abitanti a cittadini; e non con le parole, ma con i fatti, con gli atteggiamenti, con sforzo e realismo, un sano realismo. Le cose non possono essere cambiate da un giorno all’altro, ma nessuno può mettere i bastoni tra le ruote in modo permanente, perché dobbiamo cercare di lavorare per il bene comune, andando al di là dei partiti e delle ideologie”. Il richiamo arriva da monsignor Rubén Frassia, vescovo di Avellaneda-Lanús, attraverso un’intervista al giornale locale “La Ciudad”, i cui contenuti principali sono stati riportati dall’agenzia Aica. Secondo il vescovo, “all’epoca dell’indipendenza c’erano molte tensioni e differenze d’idee tra i partiti, però seppero con grande saggezza mettere in secondo piano i loro interessi particolari e si posero un obiettivo di bene comune. Penso che oggi stia mancando proprio questo”. Per mons. Frassia, “dobbiamo vivere come fratelli, come dice il preambolo della Costituzione nazionale, riconoscendo Dio come un elemento importante e significativo della nostra società”.