Musulmani nelle chiese: mons. Spreafico (Cei), “un programma di vita e di convivenza”

“Un gesto di solidarietà dopo l’uccisione di p. Jacques Hamel a Saint-Étienne-du-Rouvray nella sua chiesa”. Con questo spirito mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, ha accolto ieri, nella chiesa di san Paolo apostolo in Frosinone, l’imam Omar El-Jaouzi, che insieme a una delegazione della comunità islamica locale ha partecipato alla celebrazione eucaristica. Nel saluto finale, riferisce una nota della diocesi, l’imam El-Jaouzi, di origine marocchina e residente a Frosinone da diversi anni, ha voluto ribadire “la ferma condanna della barbarie del terrorismo che uccide, affermando le ragioni della pace e dell’amicizia sincera con la comunità cristiana della città: pace e amicizia che si può pensare di costruire soltanto con il dialogo e l’accoglienza reciproca”. Come cristiani, ha sottolineato il vescovo, “non possiamo non affermare di nuovo che l’unica risposta alla violenza è la pace e la costruzione di rapporti di reciproco rispetto e amicizia. Mai come in questa occasione il mondo islamico si è espresso con parole di ferma condanna di quanto avvenuto in Francia. Ci auguriamo che questo atto di violenza, avvenuto in un luogo dove si prega, possa scuotere le coscienze di tutti, perché mai più si accetti la logica della violenza e del terrore”. Spreafico ha anche ricordato le parole degli ultimi Papi, da Paolo VI a Francesco: “Mai più la guerra!”. “Noi – ha aggiunto – non possiamo dire altro che questo. E quindi, la solidarietà oggi espressa in questa visita dei musulmani ai cattolici possa diventare un programma di vita e di convivenza. Invece di innalzare muri per paura, costruiamo ponti. Forse in questo momento di dolore i cristiani dovrebbero riscoprire la forza del loro messaggio di pace per comunicarlo con più audacia e senza tentennamenti. Il mondo ne ha davvero bisogno e non si possono sempre aspettare tempi migliori”.

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