Cardinale Bagnasco: musulmani nelle chiese “un segno molto importante e molto significativo”

“È un segno: non è nient’altro che un segno, ma un segno – ripeto – molto importante e molto significativo!”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, commenta a Radio Vaticana la presenza di migliaia di musulmani ieri nelle chiese in Francia e Italia per le Messe della domenica in segno di fraternità dopo il barbaro omicidio di padre Jacques Hamel, compiuto proprio durante la celebrazione eucaristica. Rispetto alle critiche di alcuni settori cattolici tradizionalisti per questa presenza di musulmani nelle chiese, sia in Italia che in Francia, il porporato afferma: “Veramente non capisco il motivo. Il motivo non mi sembra propri esistente: è un segno di una presenza che vuole essere una parola di condanna, di presa di distanza assoluta, chiara, da parte di tutti coloro, musulmani innanzitutto ma non solo, che non accettano alcuna forma di violenza, ammantata da nessuna ragione e tantomeno di carattere religioso”.
Il cardinale Bagnasco auspica anche “che ci siano altri segni di condanna da parte dei moderati e dei non fondamentalisti, perché – torno a ripetere – la prima, giusta, buona e forse più efficace reazione a questa barbarie deve venire anzitutto da loro, in quanto moderati, in quanto non fanatici, in quanto persone di buon senso in sostanza. L’Occidente deve fare assolutamente la sua parte, anzitutto sul piano spirituale e culturale, perché un’Europa che non ha nulla da dire a nessuno non può parlare con nessuno”.

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