Ferrovie: Trenitalia, continua a crescere puntualità regionale

(DIRE-SIR) – Continua a crescere la puntualità nel trasporto ferroviario regionale: in media puntuali 91 treni su 100, 93 nella fascia pendolari del mattino. E’ il bilancio del primo semestre 2016 di Trenitalia e riguarda la puntualità realmente vissuta dai pendolari, perché tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa. Sono state ridotte all’1% le cancellazioni, di cui soltanto lo 0,4% imputabili alla società di trasporto, più che dimezzate rispetto a due anni fa e di gran lunga inferiori ai benchmark europei. Aumentano i treni regionali circolati (+1% vs 2015 e +3,2% vs 2014) e crescono anche i viaggiatori (+ 1,8%) Ecco più nel dettaglio i dati. Ogni cento treni regionali, 91 sono arrivati puntuali, al massimo entro cinque minuti dall’orario previsto. La percentuale sale al 93,1 nella fascia pendolari mattutina, e si attesta al 90% in quella pomeridiana. Il dato fotografa l’andamento reale delle 983.785 corse ferroviarie regionali effettuate da Trenitalia nel primo semestre 2016. La statistica tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, e descrive quindi quanto effettivamente vissuto dai passeggeri, ossia da quel milione e seicentomila viaggiatori che, nei giorni feriali, utilizzano le corse regionali Trenitalia. Si conferma il trend positivo degli ultimi 18 mesi. La percentuale globale nazionale migliora di 1,1 punti rispetto al 2015 e di 4,6 rispetto al primo semestre 2014. La puntualità nelle fasce pendolari – peak hours – cresce anche più vistosamente: di 5 punti percentuali vs 2014 quella della mattina e di 4,8 quella dei treni pomeridiani, sempre in confronto al 2014. Le performance regione per regione riflettono la media nazionale. Restano positivi anche tutti gli altri principali indicatori industriali. Sempre riferendosi alla media nazionale, sono state cancellate nel primo semestre l’1% delle corse programmate, e soltanto lo 0,4% per cause ascrivibili a Trenitalia Regionale. Erano state l’1,4% nel primo semestre 2015 e il 2,2% nel 2014. Rispetto a due anni fa si sono quindi più che dimezzate (-53,1%). Le avarie che hanno determinato lo stop delle corse sono diminuite del 29% rispetto al 2015 e del 41,5 % vs 2014, e si attestano oggi poco sopra lo 0,1% delle corse programmate. Tutto questo in presenza di un aumento complessivo di corse che vale, in valori assoluti, 9687 treni circolati in più rispetto allo stesso periodo 2015, con una crescita dell’1%, e 29.737 treni in più rispetto al 2014, ossia, in termini percentuali, un +3,2%. In aumento anche i viaggiatori, che superano nell’intero periodo i 272milioni, con un incremento dell’1,8% rispetto al primo semestre 2015. Il confronto con gli altri paesi europei ci vede, per quanto riguarda la puntualità, poco sotto alle medie inglesi (92,1%) e pressoché allineati con la media nazionale francese (91,4%). I regionali di Trenitalia vantano invece una puntualità di gran lunga migliore dei treni locali di un’area rilevante come la Provenza e la Costa Azzurra (86,1%) o della Baviera (86,9%), dove il confronto è possibile al momento solo con l’ultimo semestre 2015. Di gran lunga migliore rispetto ai benchmark europei l’indice delle cancellazioni, dove l’1% di Trenitalia si confronta con l’1,8% della Francia e il 2,2 % del Regno Unito. (www.dire.it)

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