Diocesi: Taranto, fiaccolata in ricordo di Federica De Luca e del piccolo Andrea

Ieri Taranto ha voluto ricordare Federica De Luca, 30 anni, e il piccolo Andrea di 3, a un mese dalla loro morte per mano di Luigi Alfarano, 50 anni, che non si rassegnava alla separazione e ha sterminato la sua famiglia prima di togliersi la vita. Un migliaio di persone hanno sfilato per la città con le fiaccole in mano. Tanti uomini, famiglie e mondo del volontariato. In testa al corteo i genitori di Federica, che hanno esposto una foto durissima, con impresso il volto della figlia tumefatto a seguito delle percosse. “L’abbiamo fatto perché altre donne che subiscono maltrattamenti possano farsi coraggio e denunciare”, hanno detto. Un appello è arrivato forte anche dall’Associazione Volontari Ospedalieri che ha promosso la marcia: “Sempre più donne in corsia ci confessano di subire violenze. Non denunciano perché non si sentono protette, temono ritorsioni e noi ci sentiamo impotenti”, ha affermato la vice presidente Anna Pulpito. Il corteo silenzioso è arrivato fino alla Cattedrale della Città vecchia dove si è svolta una messa presieduta dal parroco, monsignor Emanuele Ferro: “Gesù ispiri chi è sull’orlo della disperazione a farsi aiutare. Cristo inchiodato alla Croce ci dice che esiste il male gratuito. Adesso a Taranto lo sappiamo non per sentito dire, non per averlo sentito in tv, ma perché è successo tra noi. E con la morte nel cuore a Cristo chiediamo un po’ della sua tenerezza, una carezza ai familiari. Ognuno oggi ha acceso una luce venendo fin qui. È il primo segno di speranza. Un segno che dice che al male noi ci ribelliamo, che con esso non saremo mai conniventi. Impegniamoci a riconoscerlo in primis dentro di noi e ad estirparlo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy