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Ue: Rutte (Consiglio), “Non sappiamo esattamente quali saranno le conseguenze del divorzio” da Londra

Strasburgo, 5 luglio: il premier olandese Mark Rutte arriva al Parlamento europeo accolto dal presidente Martin Schulz (foto SIR/PE)

(Strasburgo) “Il 24 giugno ho avuto una sensazione tremenda. Una grande delusione”: Mark Rutte, premier olandese, ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio dei ministri Ue nel primo semestre di quest’anno. Oggi è a Strasburgo per relazionare del lavoro svolto nell’emiciclo del Parlamento Ue. Vanta alcuni risultati acquisiti dalla sua presidenza di turno, ma riconosce che sono stati mesi intensi e carichi di problemi sul piano economico, della sicurezza, delle migrazioni… Sul Brexit confida: “Non sappiamo esattamente quali saranno le conseguenze del divorzio” da Londra, “ma di sicuro i problemi dell’Europa non scompariranno. L’euroscetticismo è diffuso in molti Paesi, anche nel mio. Ora dobbiamo al più presto cercare di chiarire i rapporti con il Regno Unito e minimizzare le ricadute negative sui cittadini Ue e su quelli del Regno”. Poi uno slancio europeista da un premier che non si è distinto in passato su questo versante: “La risposta a certi nostri problemi comuni può venire solo da una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. Il caso delle migrazioni è lampante”. Durante la sua presidenza avete siglato l’accordo con la Turchia, ne è soddisfatto? “Non è certo un accordo perfetto, ma era necessario per bloccare l’industria della tratta degli esseri umani nel mar Egeo. E ci sono ancora troppi morti nei nostri mari”.

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