“Con l’approvazione della riforma inizia adesso una nuova fase nel terzo settore, e anche se il percorso non è stato breve, il testo a cui si è arrivati è certamente più equilibrato rispetto al punto di partenza”. Lo ha dichiarato ieri sera il presidente di Ciessevi Milano, Ivan Nissoli, durante il convegno dal titolo “Quali nuovi scenari apre la riforma per il Terzo Settore?”, organizzato dal Centro Servizi di volontariato milanese per fare il punto sulla nuova legge varata dal Parlamento sul terzo settore e il volontariato. L’iniziativa è stata l’occasione per riflettere sugli sviluppi della riforma e presentare una proposta attuativa condivisa con oltre 70 rappresentanti del non profit locale. E sui nodi da sciogliere nella riforma, si è soffermato anche Carlo Mazzini, autore del sito internet quinonprofit.it. “Misurarsi con questa legge – ha detto Mazzini – significa confrontarsi con un testo che annuncia grandi cambiamenti ma resta ancora abbastanza ermetico. Finalmente, però, sono entrati nel linguaggio legislativo termini che fino a ieri facevano parte soltanto del lavoro degli operatori. Mi riferisco a concetti come ‘bene comune’ o ‘protezione sociale’, che sono diventati i temi su cui poter impostare un vero dibattito culturale”.