Immigrazione: Caritas-Migrantes, stranieri sono il 33% dei detenuti, in calo. L’ingresso delle mafie straniere

Gli stranieri in carcere? Sono molto meno di quanto si pensi. Su un totale di 52.164 detenuti gli stranieri sono il 33,24% del totale (17.340), una cifra in diminuzione rispetto al 2009 quando erano il 37,1%. C’è però un fatto nuovo: anche se è un dato residuale (95 detenuti) nel Paese sono entrate le mafie straniere, che agiscono affiliandosi alle mafie italiane. E’ quanto emerge nella sezione dedicata ai reati e al carcere del XXV Rapporto immigrazione di Caritas italiana e Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. Anche se le nazionalità più rappresentate sono il Marocco (2.840 detenuti) , la Romania (2.821), l’Albania (2.423) e la Tunisia (1.893), i curatori del rapporto invitano a non fare “frettolose analisi che facciano concludere per l’attribuzione a determinati gruppi etnici di una maggiore propensione al crimine”. Le cifre vanno lette, infatti, considerando che queste comunità sono le più numerose e di più antico insediamento in Italia. Tra i reati commessi: 8.192 contro il patrimonio, 6.599 contro la persona, 6.266 in violazione della legge sulla droga, 2.499 contro la pubblica amministrazione e 1.372 in violazione della normativa sull’immigrazione. Reati “di grande impatto sociale – si legge nel volume – che influiscono sulla percezione della diffusione criminale”.

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