“L’inasprimento delle misure di contrasto alle migrazioni, culminate nel recente accordo con la Turchia, oltre ad aumentare la sofferenza delle persone, sta mettendo in seria discussione il concetto di rifugiato e di protezione internazionale. La strumentalizzazione degli aiuti umanitari per mantenere il controllo dei flussi migratori e impedire alle persone di raggiungere l’Europa rappresenta un atto inaccettabile”. Lo afferma Medici senza frontiere, promuovendo un incontro il 6 luglio a Roma, nell’ambito del progetto “Dialoghi”, di un ciclo di riflessioni sui principali temi internazionali riguardanti l’azione umanitaria. Una serie di organizzazioni della società civile parteciperanno al dibattito e si interrogheranno sulle conseguenze di questa logica e sulla sua legittimità. Al primo “Dialogo” interverranno Antonio Donini, Università di Tufts, e Stefano Argenziano, coordinatore Progetti Migrazione di Medici Senza Frontiere. Modera Gad Lerner, giornalista e scrittore. Seguiranno interventi programmati e discussione col pubblico. Sarà possibile seguire l’evento anche in diretta streaming. Il dibattito è realizzato in collaborazione con il settimanale Internazionale.