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Ccee: incontro segretari generali Conferenze episcopali d’Europa. Da Cunha, “valorizzare le diversità”

“Nell’anno della misericordia e tenendo in mente le tre parole-chiave (integrare, dialogare, generare) con cui Papa Francesco aveva indicato la vocazione dell’Europa nel giorno in cui riceveva il Premio Carlo Magno”, i segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa “hanno discusso di solidarietà con i migranti e i rifugiati (integrare), con le famiglie (dialogare) e tra le conferenze episcopali del continente (generare). Le sessioni si sono tenute in un clima fraterno e tenendo presente l’esito referendario del Brexit e gli interrogativi che oggi animano le discussioni sul futuro dell’Ue”. Lo riferisce oggi il Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa) a proposito dell’appuntamento svoltosi a Berlino dal 30 giugno al 3 luglio su invito del segretario della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), padre Hans Langendörfer. Ad aprire i lavori, il segretario generale del Ccee, mons. Duarte da Cunha, che nel suo saluto iniziale ha ricordato come l’organismo continentale “prima di essere una struttura ecclesiale, è un’occasione, una palestra, dove i vertici della Chiesa in Europa possono esercitare il discernimento comunitario, cui spesso chiama Papa Francesco, volto a individuare le reali priorità della società, e di riflesso, della Chiesa in Europa”. Una “delle sfide principali” del Ccee “è infatti la promozione dell’unità sociale ed ecclesiale in un mondo plurale”. Si tratta di “valorizzare la diversità presente sul continente europeo”, e promuovere allo stesso tempo una “sinfonia ecclesiale che rende gli uni corresponsabili degli altri”.

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