Bangladesh: mons. Mazzocato (Udine), “una violenza disumana”. Cordoglio alle famiglie di Marco Tondat e Cristian Rossi

“Anziché isolarci ed avere paura, è necessario unire le forze e reagire, auspicabilmente con un supplemento di fede da parte dei cristiani, e con un supplemento di impegno per la pacificazione e la costruzione di un futuro più giusto, più solidale”. Con queste parole l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, commenta l’attentato di Dacca, in Bangladesh, per il quale hanno perso la vita anche due friulani. Si tratta di Marco Tondat, di Cordovado, e Cristian Rossi, di Feletto Umberto. Intervistato dall “Vita cattolica”, il settimanale della diocesi di Udine, mons. Mazzocato ricorda che “questi friulani erano soltanto impegnati ad esercitare la loro professione di imprenditori: per il bene loro, delle loro famiglie, ma anche della comunità in cui operavano”. “Il primo pensiero – aggiunge il vescovo – in questa tragica circostanza, come in tutte le altre di tanta ferocia, non può che andare alle vittime. E il pensiero si fa immediatamente preghiera affinché il Signore accolga queste vittime innocenti con tutta la misericordia di cui è capace”. “Preghiamo il nostro Signore – prosegue – perché dia forza al fratello e alla mamma di Marco, e perché la dia anche alla moglie di Cristian e alle sue due bambine, gemelle. La forza di resistere al dolore e di ricominciare a vivere”. “Oggi, con il male che imperversa, con una violenza disumana come quella che i testimoni del massacro hanno raccontato, non si può essere tranquilli da nessuna parte. Sembra proprio che il mondo sia attraversato dallo spirito del male”, osserva mons. Mazzocato, per il quale “è indispensabile, oltre che urgente, un patto di solidarietà nuovo, fra tutte le componenti della società, finanche a livello internazionale”.

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