Papa Francesco: ad Auschwitz, prega davanti alla cella di padre Kolbe e firma il “Libro d’Onore”

(dagli inviati Sir a Cracovia) Il Papa è arrivato alle 9.47 nella cella di padre Kolbe, al piano inferiore del blocco 11. Si è seduto, da solo, in silenzio e al buio, ed è rimasto in preghiera per circa dieci minuti, su una sedia al centro della cella, ripiegato su se stesso e a capo chino, alle sue spalle il buio. Poi si è diretto verso l’uscita dal fabbricato dove ci sono le celle, ma durante il percorso si è fermato davanti ad alcune delle celle, che ha voluto vedere dalla soglia. Alle 09.56 ha firmato il Libro d’Onore sistemato in un piccolo tavolo di un corridoio: la luce era talmente fioca che il capo della gendarmeria, Domenico Giani, ha dovuto fare luce con una torcia, appoggiata al libro. Francesco ha scritto qualcosa su un biglietto, che ha consegnato. Dopo aver ripreso la macchina elettrica per dirigersi verso l’ingresso del campo, il Papa è uscito di nuovo a piedi, da solo come vi era entrato, dall’ingresso sormontato dalla scritta. Prossima destinazione: Birkenau.

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