Papa Francesco: cerimonia di accoglienza, “Gesù Cristo si può comprare? Si vende nei negozi?”

(dagli inviati Sir a Cracovia) “Gesù Cristo si può comprare? Si vende nei negozi?”. Lo ha chiesto, a braccio, il Papa ai giovani, nel discorso al Parco Blonia. “È un dono, un regalo del Padre”, la risposta: “Gesù Cristo è colui che sa dare vera passione alla vita, Gesù Cristo è colui che ci porta a non accontentarci di poco e a dare il meglio di noi stessi; è Gesù Cristo che ci interpella, ci invita e ci aiuta ad alzarci ogni volta che ci diamo per vinti. È Gesù Cristo che ci spinge ad alzare lo sguardo e sognare alto”. Poi il riferimento al racconto evangelico di Marta e Maria, dove Gesù, “di passaggio”, si ferma in una casa “che lo accoglie”: “Le molte occupazioni ci fanno essere come Marta: attivi, distratti, sempre di corsa di qua e di là… ma spesso siamo anche come Maria: davanti a un bel paesaggio, o un video che ci manda un amico nel cellulare, ci fermiamo a riflettere, in ascolto”. “In questi giorni della Gmg, Gesù vuole entrare nella nostra casa”, ha detto Francesco: “Vedrà le nostre preoccupazioni, il nostro andare di corsa, come ha fatto con Marta… e aspetterà che lo ascoltiamo come Maria: che, in mezzo tutte le faccende, abbiamo il coraggio di affidarci a Lui. Che siano giorni per Gesù, dedicati ad ascoltarci, a riceverlo in quelli con cui condivido la casa, la strada, il gruppo o la scuola”. Infine, il Papa ha ripetuto, sempre a braccio, un proverbio degli alpini che ama molto: “Nell’arte di salire, quello che è importante non è non cadere, ma non rimanere caduto”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy