Gmg 2016: don Maffeis (Ucs Cei), sul terrorismo “Paura e risposta”

“Scrivo al termine di una giornata raccontata dai media con l’inchiostro della paura che assedia l’Europa. Il martirio di p. Jacques abbatte prepotentemente distanze geografiche e culturali, fino a congiungere una cittadina della Normandia con Aleppo, Mosul, Qamishli… È una prossimità dalla quale invano ci si vorrebbe sottrarre, erigendo barriere e confini o agitando lo spettro di una guerra di religione”. Sono le parole del messaggio intitolato “Paura e risposta” che don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, affida al sito Ucs al termine della giornata di ieri. “Scrivo da Cracovia – dice don Maffeis -, sulla scorta delle prime parole di Papa Francesco: invitano a partire dalla propria identità per animare il dialogo, a far prevalere la memoria ‘buona’, a trasformare le difficoltà in opportunità; ad accogliere la vita in ogni suo stadio e in ogni suo volto”. E conclude: “In una città intrecciata dalle lingue del mondo, la Chiesa si fa pellegrina, la mano in quella dei giovani. Con loro pone segni di preghiera, gesti di riconciliazione, pace e festa, cultura dell’incontro. Sono già la risposta di domani, la più profonda, l’unica possibile”.

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