Ecumenismo: Naso (politologo) a Sae, “azione visibile e concreta orientata a pace e riconciliazione”

Un invito ad “un’azione visibile e concreta orientata alla pace e alla riconciliazione”. A lanciarlo è questa sera da Assisi il politologo Paolo Naso, intervenuto alla tavola rotonda “Assisi a 30 anni dall’incontro interreligioso: la profezia di un comune pregare”, svoltasi nell’ambito della 53ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche – Sae. “Viviamo una stagione nuova e di grande interesse sia per il movimento ecumenico che per le reti del dialogo interreligioso”, sottolinea, e il grande elemento di novità “ė il contesto che definiamo ‘post-secolare’. Cariche di ombre e di luci, le religioni non sono più una presenza marginale nello spazio pubblico, ma attori sempre più visibili e attivi. È un protagonismo ambiguo che comprende, ad esempio, sia l’impegno di Intere comunità cristiane per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati che l’azione blasfema dei predicatori dell’odio e dell’intolleranza”. In tale contesto, avverte Naso, “il movimento ecumenico ha di fronte a sé la responsabilità di un’azione visibile e concreta orientata alla pace e alla riconciliazione. Non viviamo un tempo ordinario e non dobbiamo accontentarci di quello che già abbiamo conseguito”. Per questo, “anche come Sae dobbiamo aprirci a nuovi orizzonti di impegno e di servizio per dare concreta testimonianza del dono che in Cristo abbiamo ricevuto e che il suo amore ci invita a restituire al nostro prossimo”.

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