Cardinale Bagnasco: al Corriere della sera, Europa “si riappropri di cultura e radici cristiane”

Per combattere il terrorismo, spiega  il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in un’intervista al “Corriere della sera”, “il secondo punto riguarda noi, cioè l’Europa e l’Occidente che non mi sembra abbiano compiuto la debita ed essenziale riflessione, quella culturale. Il nostro continente dovrebbe riappropriarsi della propria cultura che ha, nelle radici, una visione antropologica e ideale cristiana, e lo dico senza voler offendere nessuno e senza aver paura di nessuno”. Per il cardinale, l’Europa dovrebbe riproporre “una visione alta e personalistica della società, dove la persona sia davvero al centro di una precisa visione antropologica” in un approccio “intrinsecamente cristiano”. E questo “non in termini di contrapposizione tra diverse identità storiche” ma “nel senso del dialogo”. “Da troppi decenni”, chiosa Bagnasco, il nostro continente “ha poco da dire. Non si può dialogare esprimendosi solo in termini economici, politici, finanziari…”. Per il porporato oggi c’è bisogno “di più Europa. Ma di un’ Europa diversa, più umanistica, più ‘cristiana’ non nel senso della rinascita del confessionalismo. I padri dell’ Europa, penso a Robert Schuman, a Konrad Adenauer, ad Alcide De Gasperi, puntarono sulle comuni radici cristiane non in chiave confessionale ma semplicemente umanitaria. Proprio in una visione antropologica – conclude -, il cristianesimo riassume il meglio dell’ esperienza umana universale”.

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