Gmg 2016: mons. Sanguineti (Pavia), “i nostri sono tempi drammatici ma affascinanti. Cristo c’è”

Sono quattro le sollecitazioni rivolte dal vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, ai giovani delle Chiese di Como e della stessa Pavia riuniti a Niegowic per la prima delle catechesi della Gmg di Cracovia. La sua riflessione è stata introdotta dalla lettura di uno stralcio del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della gioventù. “Oggi vivremo il pellegrinaggio al santuario della Divina Misericordia”, ha ricordato subito il presule. Un’occasione importante per “far nascere un dialogo profondo con il Signore”, così che il cuore possa aprirsi “alla provocazione di circostanze, parole, incontri”. Dio “si è fatto vedere e ascoltare – è stata la prima riflessione del vescovo Sanguineti –: si è mostrato nel volto di Gesù e la sua è una presenza che parla”. Il vescovo, ricordando il compito di testimonianza cui tutti siamo chiamati, ha fatto memoria di padre Jacques Hamel, assassinato ieri, “un fatto che ci riempie di dolore e sgomento”. Nel secondo punto della sua catechesi, il presule pavese ha osservato che “la Misericordia non è un attributo di Dio: è la sua essenza fondamentale”. Guardare al suo volto significa “guardare a un amore gratuito, totale, visceralmente puro”. Morendo in Croce “Gesù prega, perdona, ama abbandonandosi alla volontà del Padre”. Lasciarsi toccare dalla Misericordia di Cristo “è l’unica barriera all’odio disumano”. Il volto di Gesù misericordioso, è stata la terza osservazione, “parla a ciascuno”. È un mistero da cui lasciarsi interrogare: “Come ai discepoli di Emmaus – è stata la conclusione di monsignor Sanguineti – Gesù si fa a noi presente e ci fa ardere il cuore. Sentiamo questo abbraccio profondo e chiediamo il dono di fare esperienza della Misericordia di Dio, a partire dalle persone che incontriamo”. Riflettendo ancora sull’attualità di questi giorni, il vescovo Corrado ha concluso: “I nostri sono tempi drammatici ma affascinanti. Cristo c’è. A noi il compito di essere uomini e donne che vivono il Vangelo”.

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