Attacco a chiesa in Francia: Sae, “il dialogo tra i popoli e le religioni è la via maestra per costruire una società di pace”

Sì al dialogo tra popoli e religioni, no ad atti violenti nel nome della religione, la preghiera come “unica arma” tra gli esseri umani. I partecipanti e le partecipanti alla 53ª sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae), in corso presso la Domus Pacis a S. Maria degli Angeli (Assisi), alla luce dell’ennesimo atto di violenza omicida avvenuto nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, in Francia, l’ultimo nel giro di pochi giorni in tanti Paesi sparsi nel mondo, in una nota diffusa stasera, “ribadiscono con forza la convinzione che il dialogo tra i popoli e le religioni è la via maestra per costruire una società di pace; ricordano che l’uso della religione per atti violenti e omicidi è una bestemmia del nome di Dio; fanno proprie le parole del vescovo di Rouen, monsignor Dominique Le Brun, secondo il quale per la Chiesa non esistono altre armi all’infuori della preghiera e della fraternità tra gli esseri umani, e che ha chiesto ‘ai giovani di non arrendersi alla violenza e divenire apostoli della civiltà dell’amore’”.

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