Gmg 2016: card. Dziwisz a Messa di apertura saluta ragazzi che vengono “da regioni del mondo dove ci sono violenze cieche e terrorismo”

(dagli inviati Sir a Cracovia) “Oggi Gesù Cristo parla a noi, a Cracovia, sulle rive del fiume Vistola, che attraversa tutta la Polonia, dai monti al mare”, ha detto il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, nell’omelia della Messa di apertura della Gmg al Parco Blonia. “Veniamo da tutte le nazioni sotto il sole, portiamo con noi la ricchezza delle nostre culture, tradizioni e lingue, le esperienze delle nostre Chiese locali, le testimonianze di fede e di santità delle precedenti generazioni e della generazione attuale. Veniamo da regioni del mondo dove la gente vive in pace, dove le famiglie sono comunità di amore e di vita e dove i giovani possono realizzare i loro sogni”. “Ma ci sono tra noi anche ragazzi di Paesi in cui la gente soffre a causa di conflitti e di guerre, in cui i bambini muoiono di fame, in cui i cristiani sono crudelmente perseguitati”, ha fatto notare Dziwisz: “Ci sono tra noi ragazzi provenienti da regioni del mondo dove ci sono violenze e cieco terrorismo, dove i governanti si arrogano diritti sugli uomini e sulle nazioni, facendosi guidare da ideologie folli”. “All’incontro con Gesù in questi giorni – ha proseguito – arriviamo con esperienze personali di vita secondo il Vangelo nel nostro mondo complicato. Portiamo con noi paure e delusioni, ma anche le nostre nostalgie e speranze, i nostri desideri di vita in un mondo più umano, più fraterno e solidale. Possiamo far fronte alle sfide del mondo di oggi, in cui l’uomo fa le sue scelte tra fede e miscredenza, fra il bene e il male, fra l’amore e il suo contrario”.

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