Quattro laboratori a carattere socio-politico caratterizzeranno l’edizione di quest’anno di LoppianoLab (Loppiano, Firenze, 30 settembre-2 ottobre; http://www.loppianolab.it/). Il primo sarà sul referendum costituzionale d’autunno e “il laboratorio aprirà alle motivazioni del sì e del no per un voto responsabile”. Quindi “la povertà nelle istituzioni”: “povertà di partecipazione civica nella cura delle fragilità sociali – spiegano i promotori –: immigrazione, esclusione sociale, disabilità, emarginazione, disoccupazione”. Terzo laboratorio: fare sistema oltre l’accoglienza (giovani, famiglie e aziende, nuovi percorsi di integrazione). Quarto laboratorio su “povertà, questione di stile? Scelte quotidiane per un mondo più equo”, ovvero “l’esercizio della sobrietà come stile di vita capace di tessere relazioni più sane con se stessi, con le cose e con gli altri”. Tra gli interventi quelli del giurista Salvatore Curreri, dei parlamentari Edoardo Patriarca, Antonio Palmieri, Giovanni Endrizzi. E ancora: Raniero La Valle (Comitati Dossetti per la Costituzione), l’imam Kamel Layachi (Comunità islamiche Veneto). Nella presentazione si legge. “Un Paese che entri di diritto nella modernità, con infrastrutture al servizio e non contro i cittadini, capace di dialogare, capire e costruire sinergie con il resto dell’Europa e dei Paesi dell’area mediterranea; un Paese che garantisca lavoro, giustizia e formazione culturale all’altezza delle sfide di oggi”. “Sono le richieste alla politica che la gente invoca, in risposta ai recenti fatti di cronaca e ai record negativi nelle stime Istat della povertà in Italia. I laboratori della settima edizione di LoppianoLab danno voce a quegli italiani che vogliono essere in prima linea nel costruire il bene comune, offrendo idee e progetti, mettendo a disposizione energie sane per far ripartire economia, cultura, cittadinanza a fianco delle istituzioni”.