“Siate capaci di vivere l’eroismo cristiano in ogni sua dimensione, senza falsi pudori, ma anche con pieno rispetto per chi ancora attende la grazia delle lacrime nelle vicende tristi e gloriose della vita”. Così monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e presidente della Commissione Cei Famiglia e giovani, conclude il suo saluto ai partecipanti del 33° Seminario V. Quarenghi “A.A.A. eroi cercasi: giù la maschera ai falsi miti”, promosso del Movimento per la vita dal 24 al 31 luglio a Cetraro (Cosenza). Commentando il passo del Vangelo su Maria Maddalena, il presule la definisce “apostola della Vita” e ne evidenzia tre aspetti: l’inquietudine della ricerca, il pianto nella fragilità e la franchezza nell’annunciare Gesù risorto. Mons. Fragnelli pensa “a tutti i giovani che vivono l’inquietudine di notti senza meta, desiderosi di dare un senso alla loro ricerca di vita e di amore” e li invita a “correre incontro Colui che può riempire di speranza le loro storie”. Maddalena è “modello di una vita che sa sciogliersi nel pianto” ma che “non rimuove il dolore”. Di qui l’augurio ai giovani “cercatori appassionati della piena felicità” di essere capaci di metabolizzare il dolore come strumento per conoscere “l’iniziativa di Gesù risorto”.
Infine Mons. Fragnelli dipinge Maria Maddalena come “autentica evangelizzatrice”, colei che corre dagli apostoli e dalla gente con la “ricchezza esplosiva del Risorto”, e ribadisce come nell’attuale contesto ecclesiale ci sia una particolare attenzione nella riflessione sulla dignità della donna. “Nella Chiesa – conclude – questo annuncio accoglie, senza distinzione, uomini e donne di qualsiasi razza, popolo, lingua e nazione”.