Sanità: Fatebenefratelli, disturbo bipolare colpisce 1% popolazione. Un metodo di cura innovativo a Brescia

Il disturbo bipolare affligge circa l’1% della popolazione generale, ha pesanti costi assistenziali e comporta significativi carichi di assistenza ‘informale’ per i familiari del paziente. Lo ricorda l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia che ha organizzato nei giorni scorsi la 7a edizione del corso di addestramento su “L’intervento psicoeducativo per pazienti con disturbo bipolare e loro familiari”. Questo corso, destinato a professionisti del campo della salute mentale, era destinato ad addestrare medici e psicologi ad utilizzare il metodo di psicoeducazione di gruppo sviluppato da Colom, Vieta e colleghi a Barcellona, presso uno dei centri leader al mondo nella ricerca sui disturbi bipolari. Con questo metodo lo staff dell’Irccs Fatebenefratelli, diretto da Giovanni de Girolamo, psichiatra, ha trattato in questi anni, nei Dsm di Brescia e di Desenzano, più di 200 pazienti, “riscuotendo – si legge – elevati livelli di soddisfazione e di gradimento; i ricercatori sono riusciti a dimostrare, con un articolo apparso su una delle principali riviste internazionali del settore, che tra i pazienti che hanno partecipato al programma di psicoeducazione, le ricadute ed i ricoveri ospedalieri erano diminuiti del 60%, e tali differenze erano mantenute anche a distanza di anni. Ora escono un libro e uno studio sullo stesso argomento”.

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