![](https://old.agensir.it/wp-content/uploads/2016/07/gmg2016Cracovia23lug2016_0051_resize-755x491.jpg)
(dagli inviati Sir a Cracovia) “Giovani più consapevoli della loro fede e della loro appartenenza alla Chiesa”. È quanto il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, auspica per il post Gmg per Cracovia e la Polonia.
“La Chiesa è viva in Polonia ma la fede si deve rinnovare e fortificare – ha detto in un’intervista ai media della Cei (Avvenire, Sir, Tv2000, Radio InBlu) – sebbene la frequenza alla messa domenicale è altissima. Dopo la caduta del Comunismo – ha aggiunto – non c’è stata perdita di valori, di fede. E lo stesso è accaduto dopo l’ingresso nell’Ue. Oggi i giovani sono ancora vicini alla Chiesa”. Grazie anche all’“insegnamento e alla catechesi”. “Nelle scuole, di ogni ordine e grado la percentuale degli studenti che studia religione supera in media il 90%. L’insegnamento è importante, l’ignoranza invece pericolosa. L’Occidente è deluso dalla Polonia – conclude il cardinale – perché i casi di aborto sono pochi, perché non c’è interesse sulle unioni civili. Qualcuno pensa che in Polonia non ci sia libertà ma non è così”.