Migranti: altre 22 vittime in mare. Centro Astalli, “Europa ha il dovere di creare alternative”

“Non è più possibile rimanere indifferenti dinanzi al continuo ripetersi di tragedie evitabili”. Lo ribadisce oggi il Centro Astalli dopo l’ennesima notizia di 21 donne e un uomo morti nel tentativo di raggiungere le coste della Sicilia. “È necessario garantire canali umanitari sicuri a quanti, in fuga da conflitti e persecuzioni, cercano protezione – sottolinea -. È l’unica strada percorribile per evitare che trafficanti di esseri umani continuino a mettere in pericolo vite innocenti, lucrando sulla disperazione. Mai come in questo momento è necessario uscire dalla logica dell’emergenza”. Questa “non è un’emergenza degli ultimi giorni – ricorda -, ma un fenomeno ampiamente previsto e in quanto tale fuori da ogni canone di eccezionalità. I governi, se uniti, non avrebbero difficoltà a gestire un numero di migranti pressoché invariato rispetto all’anno scorso”. “L’Europa ha il dovere di creare alternative al traffico di esseri umani come canali umanitari e programmi di reinsediamento, al vaglio da tempo sui tavoli istituzionali, mai diventati adeguatamente operativi – questa la richiesta del Centro dei gesuiti -. Soccorrere non basta. È necessario prevenire attraverso ingressi protetti e un’accoglienza dignitosa e organizzata che tenga in considerazione la volontà dei migranti. Politiche e misure volte esclusivamente ad evitare gli arrivi e chiudere le frontiere sono evidentemente destinate a fallire oltre ad avere un costo altissimo in termini di risorse economiche ma soprattutto di vite umane. L’esperienza di questi anni mostra ad un Europa pigra e impaurita che le migrazioni sono un fenomeno che va gestito perché non può essere impedito”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy