Confraternite: mons. Pennisi (Monreale), “impegni di vita cristiana e rispetto della legalità”. No a mafiosi e corrotti

“Le Confraternite hanno ripreso vigore, confermandosi come luoghi privilegiati di coltivazione ed espressione della pietà popolare. Nelle confraternite si sperimenta la ricchezza di autentiche relazioni fraterne, ci si forma all’ascolto della Parola di Dio e al discernimento comunitario e si matura la capacità di testimoniare con efficacia il Vangelo nella società, mostrando coerenza fra il vangelo e la vita quotidiana”. Lo ha affermato oggi mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, al convegno “Confraternite risorse di legalità per il nostro territorio” in corso a Chiusa Sclafani (Palermo). Poi il vescovo ha proseguito: “Se in una confraternita manca la coscienza dei motivi di devozione e di solidarietà fraterna che stanno all’origine di una confraternita e che giustificano l’iscrizione a essa, bisogna chiedersi che senso ha l’appartenenza a essa e alla fine la sua stessa esistenza, dal momento che si lascia venir meno l’ispirazione originaria”.
“Se ci si iscrive a un’aggregazione ecclesiale, come una confraternita, allora vuol dire che ci si sente chiamati a un impegno maggiore di vita cristiana. Ora, è una vera e propria contraddizione che uno si iscriva a una realtà ecclesiale più impegnativa, e poi faccia meno di quello che compie ogni onesto cittadino e ogni buon cristiano che non ha bisogno di essere iscritto a nessuna associazione o confraternita per essere tale”. Mons. Pennisi ha parlato quindi della necessità di una “formazione più intensa”, della “esigenza di correttezza scrupolosa nell’amministrazione dei beni”, del “rispetto della legalità”. Infine: “Perciò ho invitato tutte le confraternite della nostra diocesi a inserire negli statuti la norma che sancisce che tutti coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o a associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici e che hanno avuto sentenze di condanna per delitti non colposi passate in giudicato, non possono far parte di associazioni religiose, confraternite, comitati festa o consigli pastorali”.

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