Cardinale Bassetti: al seminario Retinopera, “siate evangelicamente innovativi e creativi”

“Occorre ritrovare quel vino nuovo di idee e di proposte concrete perché questo Paese che sta morendo di asfissia riprenda a respirare”. Lo ha detto ad Assisi il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nell’omelia della messa celebrata sulla tomba di san Francesco, in apertura dei lavori del seminario nazionale di Retinopera su “Capitale sociale e bene comune. Il ruolo dei corpi intermedi oggi in Italia”. Il cardinale ha sottolineato l’importanza del ruolo di dialogo e di coordinamento svolto da Retinopera e del tema dei “corpi intermedi”, in un momento in cui “sembra che sia stato espulso dal dibattito pubblico tutto ciò che si colloca tra persona e Stato, tra periferia e centro”, come le famiglie, le associazioni e gli altri soggetti sociali. Muovendo dalla parabola evangelica del vino nuovo, il card. Bassetti ha invitato i responsabili di movimenti e associazioni presenti in Retinopera a essere “evangelicamente innovativi e creativi”, a “osare l’inosabile” sull’esempio di La Pira, a “non mettere il vino nuovo in otri vecchi”.
“Nella chiesa e nella società – ha affermato l’arcivescovo – c’è bisogno del vino nuovo di Gesù che ci libera dagli schemi a volte superati e dalle superflue incrostazioni che il tempo e l’usura hanno fatto crescere”. Bisogna soprattutto superare l’individualismo e l’indifferenza, tanto più in presenza di una crisi economica che non è ancora finita e che deve portare in primo piano gli ultimi e gli emarginati, che “oggi fanno paura” e invece sono “un sacramento della sofferenza umana”.

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