Bangladesh: “L’Osservatore Romano”, “atto barbaro”. Nel Paese escalation “contro stranieri e minoranze religiose”

“Atto barbaro”: è il titolo d’apertura dell’edizione odierna de “L’Osservatore Romano” a proposito dell’attentato a Dacca. “Dolore per ‘le innocenti vittime’ della ‘insensata violenza’ a Dacca, capitale del Bangladesh, è stato espresso da Papa Francesco in un telegramma, a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, fatto pervenire oggi alle autorità ecclesiastiche e civili del Paese asiatico”, riferisce il quotidiano vaticano. “Nel messaggio, il Papa, profondamente rattristato, ‘esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come oltraggio a Dio e all’umanità’, assicurando le proprie preghiere alle famiglie in lutto e ai feriti”. “L’attacco – spiega il giornale – è scattato ieri sera in un ristorante di Dacca. Almeno venti i civili uccisi, in prevalenza italiani e giapponesi”. “Drammatici i particolari che stanno emergendo in queste ore. Durante le ore di assedio nel locale, i jihadisti hanno deciso di risparmiare soltanto chi, tra le persone sequestrate, sapeva recitare versi del Corano. Gli altri sono stati torturati – ha raccontato uno degli ostaggi tratti in salvo – e poi brutalmente uccisi a colpi di machete”.
L’articolo si sofferma quindi sulle vittime e sulle reazioni internazionali. Poi aggiunge: “Paese a maggioranza musulmana e tradizionalmente pacifico, da tre anni il Bangladesh ha visto una crescente ondata di attacchi di matrice estremista, attacchi diventati ancora più frequenti nell’ultimo anno. Tali azioni, spesso perpetrate a colpi di machete, hanno preso di mira fedeli di minoranze religiose (cristiani, hindù, buddisti), seguaci di espressioni dell’islam non ortodosse, attivisti dei diritti umani e stranieri. Alcune di queste azioni sono state rivendicate dal cosiddetto Stato islamico”.

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