Scontro treni in Puglia: mons. Mansi (Andria) ai funerali, “nostre terre considerate le periferie dell’Italia”

“Noi temiamo Padre che per tanti anni le nostre terre siano state considerate le periferie dell’Italia. Sospiriamo il giorno in cui tutto questo possa dirsi concluso”. Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria, dal sobrio altare allestito per i funerali delle tredici di ventitré vittime dell’incidente ferroviario in Puglia: “Così i racconti dello scorrere della vita del profondo Sud si animano di storie di solidarietà – ha proseguito mons. Mansi -. Come la raccolta di sangue dove i cittadini sono accorsi in massa senza esitazione a donare qualcosa di sé. Sono i segni che la storia degli uomini, pur immersa nella tragedia, è governata dalla forza della vita e della morte. Le forze buone che tu o Padre deponi nei cuori degli uomini”. Ma la morte dei ventitré pugliesi, ha ribadito mons. Mansi, deve avere un senso: “Questi nostri fratelli non sono caduti nel nulla ma volati nell’abbraccio di tenerezza che solo tu puoi. E questo è l’unico pensiero che ci può consolare e dare pace al nostro cuore in subbuglio. Consola o Padre i famigliari delle vittime. E fagli sentire la nostra carezza ristoratrice. Ripeti quello che Gesù disse: ‘Venite a me voi tutti che siete afflitti e stanchi e io vi ristorerò’. Ascolta o Padre il nostro dolore, asciuga le lacrime di quanti sono nella tristezza e vieni in nostro soccorso”.

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