Scontro treni: Delrio, “Così aumenteremo sicurezza reti regionali”

(DIRE-SIR) – Estendere il più possibile gli standard di sicurezza delle rete nazionale alle cosiddette ferrovie concesse, le regionali. E’ il proposito del ministero delle Infrastrutture, illustrato alla Camera dal ministro Graziano Delrio, interpellato in Transatlantico dopo l’informativa in aula sul disastro ferroviario in Puglia. “Noi indirizziamo fortemente Ferrovie dello Stato a investire sulle reti regionali e sul cargo, e a dare assistenza e aiuto alle regioni. Già sei mesi fa- premette Delrio- abbiamo fatto l’accordo con l’Umbria. Se la gestione viene data a Rfi, la società ha la capacità e i tempi per utilizzare sistemi più avanzati. E’ un processo che abbiamo avviato da tempo con Umbria, Lazio e Campania, ma lo stiamo promuovendo anche con altri”. L’obiettivo, sottolinea il ministro, è indicato “nel piano industriale di Ferrovie in modo che anche le reti che non sono sotto la nostra competenza si adeguino a standard più elevati. La rete nazionale – ricorda – è una delle più sicure del mondo”, grazie al fatto che sono stati completati gli investimenti. “Ora abbiamo detto a Rfi di mettersi a disposizione delle Regioni che hanno bisogno, ed abbiamo destinato anche un pezzo di fondo, nella proposta relativa al Fondo di coesione e sviluppo, per quanto riguarda le regioni del mezzogiorno. E’ una forma di aiuto all’investimento su queste reti su cui noi non possiamo intervenire perché non sono nostre. La ragioneria del Mit non autorizza a spendere soldi su una ferrovia concessa, in assenza di un accordo” con le regioni. Il ministero di Porta Pia punta ad applicare la direttiva europea sullo spazio unico ferroviario e a uniformare gli standard di sicurezza. “Questo non significa che ci sarà una messa al bando del sistema di blocco telefonico, il sistema in vigore sulla tratta Andria-Corato”, ricorda Delrio. Ma lo si potrà gradualmente marginalizzare. “E’ uno dei sistemi autorizzati e che serve mentre si fanno questi investimenti. Noi abbiamo stimolato le regioni a farli, alcune li hanno fatti di più, altre stanno seguendo questa via. Il decreto che abbiamo mandato alla conferenza delle regioni va appunto in questo senso”. Il decreto ministeriale, osserva il ministro, ha l’obiettivo di “aumentare la quantità di rete che abbia standard elevati. Sposterà gradatamente le linee con alto livello di traffico sotto il controllo dell’Ansf. Lo abbiamo emanato all’inizio di febbraio, e poi lo abbiamo mandato prima informalmente e poi formalmente alla conferenza delle regioni, che lo sta esaminando. Però – avverte Delrio – anche quando fosse stato già approvato da tutti, è necessario tempo per l’adeguamento perché non è che di colpo metti in sicurezza 3mila chilometri di rete concessa, per il solo fatto che hai fatto un decreto”. A regime, la norma sposterà “un pezzo delle linee più frequentate su un livello di sicurezza maggiore”. C’è tuttavia un problema da risolvere. “Le regioni dicono di non avere i soldi. Per questo abbiamo cercato di dare una mano invitandoli a fare accordi con Rfi, e in tal caso metteremo un po’ di soldi del fondo sviluppo e coesione. Insomma, noi ci siamo”. (www.dire.it)

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